In Dialogue entre les perroquets, two characters, two friends, talk about a love story and the importance of imagination over reality. Inspired by a dialogue in Les perroquets de la place d’Arezzo by Eric-Emmanuel Schmitt, one of them declares that he could not find the person he loves who seems to have disappeared. Later it becomes evident that person has only existed in his mind. This dialogue is comprehensible only by reading the subtitles, because the voices are in “parrot language”. Interestingly, the two characters have a fluorescent necklace that underlines their identity, as the most common species of parrots living in Brussels, the “ring-neck parrots”.
Le fotografie fanno da sipario ad un video dove due personaggi , due amici, si confrontano sulle problematiche di una storia d’amore, sull’ossessione con cui la persona amata ritorna nel pensiero, al punto che il “fantasticare” oltrepassa i limiti del reale.
Ispirato ad un dialogo del romanzo, uno dei due non riesce più a contattare la persona che frequenta da qualche tempo, sembra sparita nel nulla, nel corso della conversazione si ha l’impressione che questa persona non sia mai esistita se non nella mente dell’amato.
Il dialogo tra i nostri due protagonisti è qui leggibile attraverso dei sottotitoli, mentre le loro voci altro non sono che in “pappagallese”. Inoltre i due, quasi a sottolineare la propria identità indossano un collare, come la specie di pappagalli più comune a Bruxelles dal nome appunto Parrocchetto dal collare.